Festa chierichetti Clackson – 25 aprile

Una cosa mi ha molto colpito, il fatto che quest’anno la festa di clacson sia contrassegnata dal simbolo della barca. Mi ha colpito perché questo simbolo mi piace, mi ha colpito perché non è molto frequente dalle nostre parti vedere una barca e mi ha colpito anche perché nel Vangelo la barca è molto importante e questo vorrei proprio che non lo dimenticaste mai. Sulla barca succedono cose importanti e ve ne ricordo alcune che hanno molto a che fare con la nostra festa.

Gesù non ha la barca, ha abitato per tanti anni a Nazaret, con la sua mamma Maria e con Giuseppe che faceva di mestiere il falegname. Nazaret non è vicino al lago.

Quando Gesù arriva sulle sponde del lago vede i pescatori, le loro barche e chiede a Pietro di poter salire sulla sua barca. Questo fatto è molto importante perché da quel momento Pietro rimarrà unito a Gesù per tutta la sua vita. Ecco, io vorrei che in questo momento, visto che abbiamo scelto come simbolo la barca, ognuno di voi (dai più piccoli ai più grandi che sono presenti) provi a pensare a questo fatto: Gesù ha chiesto di salire sulla barca di Pietro. Care ragazze e ragazzi, Gesù chiede anche a voi di salire sulla barca della vostra vita.

Voi non avete la barca (forse qualcuno ce l’ha!), ma tutti avete la vostra vita, rappresentata molto bene dalla barca. Gesù sta chiedendo di poter salire sulla vostra barca e voi, piccoli o grandi che siete, potete rispondere: “Sì, sali sulla barca della mia vita” oppure “No”.

Quindi ecco la prima cosa importante: il fatto che salga Gesù, che facciamo salire Gesù sulla barca della nostra vita, che vuol dire la barca della nostra salute, la barca della nostra intelligenza, la barca del nostro cuore, la barca del nostro tempo, la barca dei nostri desideri, delle nostre giornate e di tutto quello che vogliamo ricordare.

Sono sicuro che Gesù sale molto volentieri sulla barca della vostra vita. Gesù non può che sorridere del fatto che un ragazzo, una ragazza gli faccia posto sulla sua barca. Per Gesù è una grande gioia! Anch’io, Gesù, sono strafelice, come Pietro che era molto orgoglioso che Tu avessi scelto proprio la sua barca per salire!

Il secondo fatto molto importante è questo: a Pietro e anche a voi Gesù dice: “Andiamo al largo”, cioè: “Non stiamo qui vicino alla spiaggia, alla costa”.

Qualche volta al mare vedete le barche tutte lì vicino alla riva. “No”. Ad un certo punto Gesù dice a Pietro: “Andiamo al largo, andiamo in mezzo al lago, andiamo in mezzo al mare”. Attenzione! Gesù chiede a Pietro di fidarsi di lui, della sua parola, del suo Vangelo. Far salire Gesù sulla barca è molto bello, però Gesù vi chiede di prendere il largo, di fidarvi di lui. Io mi auguro, sono sicuro, lo spero che voi possiate fidarvi di qualcuno: mamma, papà, amici, insegnanti, sacerdoti… insomma nella vita se non ci si può fidare di nessuno è proprio un disastro!

Qui però la questione è questa: Gesù che sale sulla vostra barca chiede a voi di fidarvi di lui. Vi faccio un esempio: se un vostro compagno o compagna, un vostro vicino… vi fa un dispetto, qualcosa che vi fa soffrire, perdonare o vendicarsi? Non è mica facile!

Gesù ci dice sempre di perdonare, ma d’istinto viene la voglia di restituire il male ricevuto, di vendicarci… però io mi fido di Gesù e lo perdono. Non è facile fidarci di Gesù, credere nel suo Vangelo! È un atto di coraggio come prendere la barca e non fermarsi vicino alla spiaggia, ma andare al largo… Fidarsi di Gesù! Fidarsi della sua parola!

Gesù vi può chiedere (anche se siete ancora piccoli) cose importanti, cose coraggiose… Sulla barca ad un certo punto Gesù chiede a Pietro: “Adesso getta le reti in mare per pescare!”. Pietro era un pescatore, ma pescatore di pesci e Gesù poi gli dirà che lo avrebbe fatto pescatore di uomini. Gesù a tutti chiede di farlo salire sulla barca, ma a tutti chiede anche di fidarsi di lui, di gettare le reti, cioè di essere generosi, di amare come lui. Certo, non possiamo dimenticare, ora che siamo qui in Seminario, che c’è una forma di amare che è rispondere alla vocazione particolare di diventare sacerdoti, però a tutti, a tutti Gesù dà la sua chiamata e chiede di essere generosi come lui. Attenzione! L’immagine della generosità è bellissima, perché?

1) Gesù chiede di salire sulla barca della nostra vita, chiede che ciascuno di noi lo accolga ogni giorno nella sua vita, nei suoi giorni, nei suoi pensieri…

2) Gesù dice “Prendete il largo, cioè fidatevi di me, abbiate fiducia nel Vangelo! Non è facile, occorre molto coraggio per prendere il largo, ma Gesù ve lo chiede perché sa che voi siete pronti e non avete paura

3) Gesù ancora dice: “Buttate le reti”, ma la cosa sorprendente è questa. Pietro, che è un pescatore e sa buttare le reti, fa una cosa meravigliosa, non getterà le reti, ma si butterà lui dalla barca, si tufferà lui! Ecco un’altra bellissima cosa: non solo gettare le reti, prendere i pesci, ma gettarsi… Uno che fa salire Gesù sulla sua barca, uno che sa prendere il largo, uno che sa gettare le reti, al momento opportuno è capace di buttarsi, di dare se stesso, di dare tutta la vita per Gesù!

Oggi ricordiamo un grande santo: San Marco, discepolo di Pietro. Anche lui ha fatto così, ma io, guardandovi (e lo faccio con grande gioia e commozione) penso che ognuno di voi sia capace di far salire Gesù sulla barca della sua vita, di prendere il largo e di buttarsi nell’avventura più bella, quella che Gesù riserva a ciascuno di noi.


Chierichetti1
Chierichetti3
Chierichetti2
Page 16 - 04
Page 16 - 05
Page 16 - 01
Page 16 - 02
Page 16 - 03