Centro studi Paolo Borsellino

Abbiamo visitato il Centro Studi Paolo Borsellino che ha la sua sede in una villa confiscata ad uno dei fratelli Sansone, conosciuti come gli impresari mafiosi che hanno coperto la latitanza di Totò Riina.

La villa, inserita in un complesso residenziale dove si trovava anche l’abitazione di Totò Riina e la sua famiglia, non è l’unica confiscata, infatti quasi tutte anche le altre ville intorno sono risultate appartenenti e abitate da famiglie mafiose. Non sappiamo bene cosa succedeva in queste ville, sicuramente avvenivano periodicamente dei “summit” mafiosi…

Ora nelle ville prima abitate dai figli di uno dei fratelli Sansone risiedono il comandante e il vice comandante dei carabinieri con le loro famiglie. Il Centro Studi Paolo Borsellino è stato creato di recente, quindi è ancora privo degli strumenti per una buona organizzazione: mancano degli scaffali ed è in corso la realizzazione di una biblioteca aperta alla città e soprattutto al quartiere che, sorto intorno a queste ville, è un quartiere popolare.

É in programma che la biblioteca sia in uso proprio a tutti i residenti, oltre ai visitatori.

Intorno al Centro sono stati piantati alberelli di ulivo, provenienti da germogli dell’albero della pace di Via D’Amelio, luogo dove è stato ucciso Paolo Borsellino. Infatti per volontà della mamma di Paolo, Maria Pia, nel 1993, un anno dopo la strage, superando enormi difficoltà burocratiche, si è riusciti ad avere un alberello della pace di Gerusalemme. L’anno scorso ha prodotto qualche oliva, ma quest’anno, dopo 25 anni dalla piantumazione, sono stati raccolti più di 70 Kg di olive.

I ragazzi che vengono a visitare questo luogo hanno l’abitudine di assaggiarne una e di lasciare vicino all’albero piccoli oggetti personali: biro, cappellino, piccoli ricordi… È stato trovato persino un pacchetto di sigarette che ne conteneva solo una ed era accompagnata da un biglietto con scritto “Per te, Paolo, nel caso ti venisse voglia…” (Paolo era un fumatore!)


Oggi la mafia

Oggi la mafia è viscida, strisciante, invisibile… e la gente continua ancora a pagare il “pizzo”, ma la mafia stragista, quella degli attentati, è stata definitivamente sconfitta.


Borsellino6
Borsellino7
Page 12 - 07
Page 12 - 10
Page 12 - 08
Page 12 - 09
Page 12 - 06
Page 12 - 01
Page 12 - 05
Page 12 - 04
Page 12 - 02
Page 12 - 03